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Chi sono

Chiara Inesia

Mi chiamo Chiara Inesia Sampaolesi. Mi sono laureata in Medicina e Chirurgia a Bologna nel 2001. Mi sono successivamente diplomata, prima, in Omeopatia e Terapie Integrate e, poi, in Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese e ho esercitato per più di 20 anni come medico esperta in medicine non convenzionali, per poi comprendere, tra gli anni 2021 e 2024, che non era più quello il modo in cui volevo essere di aiuto agli altri.
Ho lasciato, dunque, la professione medica e ora mi occupo di ANIMAL COMMUNICATION, la comunicazione telepatica con gli animali e di PRESENZA GENTILE, il mio modo di intendere la Mindfulness.
Sono anche artista e scrittrice.

Il tempo, la vita che ci accompagna e ci nutre racchiude in nido
cuccioli piumati che il volo da soli prenderanno
per non essere cloni, ma unici pezzi inestimabili di amore e verità

La mia “crisi professionale” è arrivata grazie alla pandemia e alla sospensione dall’ordine dei medici per non avere ottemperato all’obbligo vaccinale. Prima sospesa e poi riammessa a lavorare (poiché avevo contratto il virus) dopo circa 6 mesi, non mi sono più ritrovata. Inaspettatamente ciò che praticavo con passione ed efficacia da più di 10 anni non mi apparteneva più.

Ma ci ho messo tre anni per capirlo e per abbandonare definitivamente la professione medica. Togliermi il camice è stato, inizialmente, come un divorzio, anche se da me deciso, è stato un passaggio durissimo. Anche perché non sapevo cosa avrei fatto, non sapevo dove sarei andata, ma sapevo che quella non era più la mia strada.

Inizialmente pensavo mi sarei dedicata alle mie passioni artistiche, ma mi mancava sempre qualcosa, e così, poi, dopo quasi tre anni, per caso, ma mai a caso, è arrivata l’Animal Communication.

Gli animali hanno avuto sempre un posto speciale nella mia vita, sono pochi gli anni in cui ho vissuto senza. Fin da piccina in casa abbiamo sempre avuto gatti, cani, pappagallini, tartarughe, pesciolini, ma la prima vera esperienza personale con un animale è arrivata con Matilda la mia coniglietta nana. Il primo animaletto tutto mio.

Studiavo ancora all’università. Fu il mio auto-regalo per il 30 e lode all’esame di Gastroenterologia nel gennaio 2001.

Con lei iniziò, quindi, una meravigliosa avventura, che mi avrebbe portata qui oggi, ad occuparmi di Animal Communication. Mai lo avrei immaginato!

Tra gli anni 2006 e 2007 ho anche avuto una meravigliosa esperienza con un cavallo che avevo preso in mezza fida. Rusty, un Quarter Horse stupendo, mi ha messo davanti a molte mie difficoltà, ma allora non avevo ancora la consapevolezza di oggi e non capii cosa mi voleva comunicare.

Dopo un anno dalla dipartita di Matilda arrivarono i gatti Blu di Russia. 

Ho anche avuto l’allevamento per due anni, che meravigliosa esperienza!

Poi trasferitami nella casa più grande fu il tempo di prendere un cane, e così arrivò lei, “l’uragano” Jamila, meravigliosa cucciola di Saluki, levriero persiano.

Jamila è stata la mia più grande Maestra. È con la sua precoce e dolorosissima dipartita che mi sono avvicinata all’Animal Communication già durante il tempo della sua malattia.

Con lei ho iniziato a “studiare” i cani. Già prima che arrivasse, e poi con lei, ho frequentato Classi di Comunicazione per cuccioli, corsi con istruttori ed educatori di differenti scuole di pensiero perché il mio problema era che “non la capivo”.

Sono stati sette anni e mezzo molto intensi in cui dico sempre che mi sono presa “una seconda laurea”.

Jamila mi ha insegnato tantissimo. In primis la gentilezza e la pazienza e poi la comunicazione telepatica. Fin da piccola mi ha dato dimostrazioni di sapermi leggere perfettamente nel pensiero. Ma non ho capito subito come funzionava il tutto, C’è voluto del tempo perché le cose arrivassero chiare alla mia consapevolezza.

Negli anni trascorsi con lei ho continuato a formarmi per cercare di capire sempre meglio e sempre di più. Ho approfondito anche la Trust Technique di James French. Perfetta applicazione dei principi della Mindfulness alla relazione uomo-animale.

Pensavo di dover capire lei ed invece dovevo sopratutto capire me stessa.

È proprio grazie alla Mindfulness, infatti, e alle pratiche meditative eseguite quotidianamente, che la mia consapevolezza e, di conseguenza, le mie capacità percettive si sono ampliate e fatte più chiare permettendomi anche di ascoltare in profondità gli animali e di iniziare, quindi, a praticare con efficacia l’Animal Communication.

Un mondo meraviglioso che mi si è spalancato senza neppure che io lo cercassi. È arrivato da solo, perché evidentemente era qualcosa da sempre presente in me, ma di cui io semplicemente non avevo ancora preso consapevolezza.

Una dimensione di “colloqui spirituali” che da sempre ho e ho avuto, ma di cui appunto non avevo preso bene coscienza pensando fossero “fantasie”, “coincidenze”. Ma poi con i riscontri incredibili avuti durante le sessioni di “prova” con gli animaletti di amici e conoscenti, ho davvero compreso che è qualcosa innato (così come lo è per tutti) di cui mi bastava solo prendere consapevolezza e continuare a praticare.

Dunque oggi, messa da parte la professione medica, mi dedico a tempo pieno agli animali. Creature meravigliose ed elette da cui non smetterò mai di imparare e a cui sarò eternamente grata, per tutto l’amore puro e immenso che quotidianamente mi donano e mi fanno sperimentare. 

E contemporaneamente tengo workshop di Presenza Gentile, il mio modo di fare Mindfulness, perché nulla di tutto ciò sarebbe mai potuto emergere senza che questa disciplina, e tutta la filosofia buddhista che le sta alla base e che ho sempre sentito tanto affine, arrivasse nella mia vita. Senza le mie quotidiane pratiche meditative. La mia più potente medicina.

Scopro la Mindfulness solo nel 2023, in un periodo molto molto difficile, in cui sono stata chiamata ad affacciare ciò che emergeva forte dentro di me e ad imparare a stare nel “qui e ora“, concentrata e attenta a quello che succedeva nel momento presente e non nel futuro per chissà quali ansie o nel passato per chissà quali paure.

Ma sempre la mia adorata Jamila fin dai primi tempi della nostra vita insieme, dal 2016, mi aveva già instradata in questo.

Quando ero con lei, in passeggiata, era necessario e fondamentale io fossi completamente connessa con lei, senza distrazioni nella mia mente. Non potevo certo stare al telefono o fare altro, lei chiedeva, giustamente, la mia massima attenzione.

E così connesse e nella pace del mio cuore lei era bravissima e non si sentiva neppure al guinzaglio. Eravamo un tutt’uno fluido e armonioso, altrimenti tirava e faceva quello che voleva ed era lo specchio perfetto dei miei nervosismi e delle mie arrabbiature.

È stata la più grande maestra Zen che potessi avere. Lo dico sempre e l’ho scritto anche nel mio libro “Un nuovo Sguardo – cambia il tuo modo di vedere il mondo e il tuo mondo cambierà e lo racconto anche nell’episodio 3 dei miei Podcast Presenza Gentile. Dove, per chi ha un cagnolino, invece della Meditazione Camminata invito a fare la Meditazione della Camminata con il cane. 

Dunque oggi divido le mie giornate tra la pratica e l’insegnamento di Animal Communication, l’attività di volontaria presso un’associazione che affida levrieri dismessi dalle corse e l’insegnamento della Presenza Gentileil mio modo di praticare la meditazione e di fare Mindfulness. Senza la quale non potrei vivere una vita piena e felice, in armonia con tutte le varie parti di me e con gli altri.