Cos’è?
L’Animal Communication è la nostra capacità telepatica di comunicare con gli animali.
La capacità di comunicare telepaticamente la abbiamo tutti, tanto che da piccoli comunichiamo con i nostri genitori in questo modo, o da adulti con le persone a noi più care, ad esempio, quando ci troviamo a pensarci o a chiamarci nello stesso momento, o a pensare nello stesso momento la stessa cosa.
Io e mia madre, ad esempio, ci telefonavamo molte volte nello stesso preciso istante, per cui trovavamo occupato entrambe! È qualcosa che tutti abbiamo ma di cui siamo molto poco consapevoli e che abbiamo scordato di usare.
Devo dire che ora mi rendo conto che nella mia professione medica ho sempre esercitato questa facoltà intuitiva, avendo la capacità di leggere molto nel profondo i miei pazienti, anche di prevedere, spesso, i motivi per cui si rivolgevano a me.
E quindi, sicuramente inconsapevolmente, la utilizzo da molto tempo. Dunque capire quale è il problema del paziente e comunicare con un animale a distanza, non è poi qualcosa di molto diverso per me, evidentemente.
È una comunicazione intuitiva appunto, quella che i popoli che sono stati a maggiore contatto con la natura hanno sempre utilizzato, ad esempio per la caccia. Ma, nel mio caso, senza la pratica della meditazione non avrei mai potuto raggiungere una tale profonda consapevolezza e connessione.
Perché è proprio da uno stato interiore di grande calma, accettazione e amore che può instaurarsi questo tipo di comunicazione.
Per questo l’Animal Communication richiede, in primis, un grandissimo lavoro su se stessi perché oltre a saper praticare la meditazione bisogna anche essere in grado di guardarsi le proprie ferite e di sapersele anche curare. Perché quanto più il “canale” è pulito e chiaro e non ha interferenze dovute a dinamiche, emozioni bloccate, sofferenze personali dell’Animal Communicator, quanto meglio, allora, si riuscirà a percepire e a trasmettere i messaggi che arrivano dagli animali.
Nonostante tutto ciò però, a volte, i messaggi potrebbero contenere dettagli che non coincidono esattamente con la realtà. Questo può dipendere da tanti fattori. Ma, ciò non inficia la comunicazione. I messaggi profondi che devono arrivare, infatti, di solito, arrivano sempre e direi che finora sono sempre stati anche molto calzanti rispetto al momento, alle dinamiche e alle questioni che l’animale o l’umano si ritrovano a vivere nel momento a cui l’animale si riferisce.
A cosa serve l’Animal Communication?
A tutto quello per cui una persona può avere bisogno di comunicare con il proprio animale. Ovviamente non faccio diagnosi veterinarie, (per questo ci sono le figure professionali preposte) ma posso “sentire”, “percepire”, intuire” dove l’animale ha un problema, un fastidio, un dolore, ad esempio.
Si può chiedere, inoltre:
- cosa preferisce fare, quali sono i suoi desideri
- in che rapporto è con i suoi familiari o con altri animali
- quali sono i suoi sentimenti, i suoi stati d’animo
- se gradisce o meno l’arrivo di un nuovo animale in casa
- che esigenze particolari ha
- se ha bisogno di un ruolo particolare all’interno della famiglia
- se ama andare in macchina
- se ama fare le vacanze al mare o in montagna
- come preferisce trascorrere il suo tempo con noi
Si può usare l’Animal Communication anche per la ricerca di animali scomparsi. Per aiutarli a ritrovare la strada di casa o per chiedere loro come mai se ne sono andati.
E si può anche comunicare con animali trapassati perché l’energia con la quale si comunica non muore con il corpo fisico e possiamo raggiungerla ovunque essa si trovi, molto spesso anche sempre ancora vicina al suo amato umano. Loro non ci lasciano mai. Possono essere “là” e con noi contemporaneamente.
Si può comunicare con ogni animale, in realtà anche con le piante, con le rocce, tutto ha un’anima, tutto è energia.
Ovviamente non sono immune da errori, l’Animal Communication è una pratica molto sottile, ma è mia precisa intenzione lavorare quanto più libera da mie contaminazioni mentali per fornire il messaggio dell’animale quanto più puro e diretto possibile.
Come può essere utile anche per l’umano?
È importante sapere che il linguaggio simbolico è spesso utilizzato in queste comunicazioni. Bisogna, quindi, approcciarsi all’ascolto della comunicazione con mente aperta e non scettica.
Arrivano di solito sempre messaggi molto profondi e utili per l’umano, rivelando dinamiche, problematiche di cui l’umano ha bisogno di occuparsi.
È anche per questo che può esserci molto utile l’Animal Communication, proprio per fare luce su ciò che, ora, è molto importante per noi.
La Comunicazione con gli Animali ci apre, infatti, a comprensioni molto significative per la nostra vita, per il nostro benessere e per quello delle persone che amiamo. Sono messaggi profondi di consapevolezza su:
- la necessità di imparare ad amarci, accettarci, rispettarci
- nostri modi di pensare cristallizzati in credenze non più funzionali per noi
- le maschere non più necessarie che indossiamo per paure, timori, ecc.
- le gabbie in cui crediamo di sentirci al sicuro
- la necessità di lasciare andare: sofferenze, credenze autoalimitati, rabbie, sensi di colpa inerenti, ad esempio, alla loro eutanasia, ecc.
- ritrovare i nostri talenti
- fare brillare la meravigliosa “scintilla divina“ che siamo
- ritrovare gioia e chiarezza dentro di noi
- aprirci alla spontaneità, alla gentilezza, alla compassione verso noi stessi e verso tutti gli esseri del creato
- la possibilità di essere sempre, adesso in questo preciso momento, la migliore versione di noi stessi
- ritrovare una dimensione spirituale di connessione e pace con il tutto
- ricordarci che molto più spesso di quello che pensiamo loro ci fanno da vero e proprio specchio
- farci sentire sempre la loro presenza e ridarci, quindi, la pace nel cuore perché da trapassati testimoniano di essere sempre ancora accanto a noi
- mostrarci i contratti d’anima che stabiliamo prima di venire su questa terra
Per questo chiedo di essere sempre aperti, di non giudicare ciò che arriva, ma di porsi domande.
Del resto i nostri animali sono qui per noi, per aiutarci, per farci vedere cose che da soli non riusciamo a vedere.
Se riusciamo a leggere i loro messaggi, ciò che cercano anche in mille altri modi di comunicarci (anche con comportamenti che noi definiamo sbagliati e per i quali, spesso, chiamiamo certi tipi di esperti per farglieli cambiare, finendo come quelli che al posto di mettere la benzina nella macchina cambiano la spia del carburante!) la nostra vita insieme a loro sarà molto più armoniosa e di maggior benessere per entrambi.
Ci inviano messaggi spirituali
L‘impronta delle mie comunicazioni è spesso molto spirituale ed evolutiva, perché gli animali sono qui anche e sopratutto per ricordarci la profonda connessione che abbiamo con loro e con l’universo intero e a portarci messaggi per la nostra crescita interiore.
Molti animali che ci accompagnano sono anime molto evolute, dei veri e propri Maestri, delle Guide che ci aiutano ad imparare ciò che prima di scendere su questa terra abbiamo deciso di imparare. Conoscono le sfide attraverso le quali abbiamo scelto di evolverci e crescere e, quindi molto spesso, nelle comunicazioni parlano di questi percorsi.
Ci conoscono nel profondo e sanno tanto di noi e, come già spiegato, spesso mostrano tramite comportamenti e manifestazioni fisiche i nostri disequilibri, per indicarci i punti dove abbiamo necessità di fare chiarezza e di riprenderci in mano. Lo ribadisco: sono il nostro specchio perfetto! (vedi Animali specchio degli Umani)
Sono davvero molto più di semplici animali ed è un’avventura incredibile lasciarli esprimere e ascoltare cosa hanno da dirci tramite l’Animal Communication.
Ci insegnano anche un nuovo modo di parlare loro
Come nella maggior parte delle coppie, ciò che manca nella relazione Uomo-Animale, molto spesso, è proprio la comunicazione. La capacità di comunicare le proprie intenzioni, i propri sentimenti all’altro in modo corretto e rispettoso. E poiché purtroppo ancora molti di noi non sono consapevoli di quanto l’Animale capisca, intuisca, percepisca di noi, li lasciamo spesso senza spiegazioni adeguate, senza informarli di nulla oppure, peggio ancora, non siamo onesti con loro.
Ma, la giusta comunicazione con i nostri pelosetti può avere dei risvolti incredibili e meravigliosi. Se ad esempio tutte le volte che usciamo di casa comunichiamo loro mentalmente cosa faremo, dove andremo, quanto tempo staremo via e che poi ritorneremo felicissimi di rivederli, già questo, fatto con costanza e pazienza, potrebbe modificare tantissimi comportamenti poco funzionali che i cani, ad esempio, spesso mettono in atto quando il loro umano esce di casa. Ma bisogna cercare di capire “come comunicare” loro, qual è il loro canale.
Scopriamo che, spesso, il loro canale comunicativo più sviluppato è quello mentale, visivo. Perché gli animali sono super telepatici e, appunto, ci leggono nel pensiero. Quindi quando parliamo loro, usando sempre comunque parole e un tono di voce calmo e pacato, (parole, immagini e sentimenti devono andare all’unisono) dovremmo anche accompagnare tutto ciò da immagini mentali. Sono quelle che loro sono in grado maggiormente di percepire, di leggere come un perfetto “film”.
Ma, se mentre comunichiamo loro, abbiamo mille altri pensieri per la testa e non riusciamo a stare totalmente presenti in quello che diciamo e sentiamo con il nostro cuore, ecco che il nostro animale non potrà ricevere chiare informazioni da noi e magari potrebbe spaventarsi per qualcosa, o essere preoccupato. Loro “sentono, vedono tutto” dobbiamo sempre ricordarlo.
Per questo sono i primi nostri grandi Maestri Zen, perché non possiamo permetterci, quando comunichiamo con loro, di lasciarci sopraffare da altro, la comunicazione non funzionerebbe. Per questo ci insegnano l’importanza della meditazione, della consapevolezza, dell’essere pienamente presenti e consapevoli nel “qui ed ora”.
Sono davvero grandissimi Maestri, tutti noi che abbiamo un animale ce ne rendiamo sempre più conto!
Questo mi era perfettamente chiaro quando ero al guinzaglio con Jamila. La mia totale presenza consapevole, la mia profonda connessione con lei nel momento in cui eravamo insieme, senza nessuna altra mia distrazione emotiva e mentale, erano la “conditio sine qua non” per condurre una passeggiata rilassata e serena. In altro modo lei era lo specchio perfetto dei miei nervosismi, della mia “assenza”, delle mie arrabbiature.
Dunque, quando un cane tira al guinzaglio non pensate, per favore, di redarguirlo in maniera anche molto spesso poco gentile, ma pensate a quale sia il vostro stato d’animo in quel momento. L’ho scritto nella pagina Animali specchio degli Umani quanto gli animali, in particolare i cani, siano il nostro specchio perfetto!!! Oltre che esteticamente (ricordate la scena del cartone la Carica dei 101 di Walt Disney?) anche e, sopratutto. emotivamente e mentalmente.
Quindi se sappiamo essere presenti, consapevoli e ben connessi e comunichiamo nella maniera adeguata con loro, possiamo riscoprire dei cani meravigliosi accanto a noi. Anche nelle situazioni complesse. Con tanta pazienza, rispetto e costanza si possono raggiungere traguardi insperati! Non scordiamo mai che loro hanno delle risorse incredibili!
Alcuni Messaggi assumono significato solo dopo qualche tempo
È importante sapere che certi messaggi inviati dall’animale durante l’Animal Communication possono avere senso più avanti, nei giorni o nei mesi seguenti la comunicazione.
È il caso di un cagnolino fantastico trapassato, che durante la comunicazione mi ha fatto venire alla mente una particolare canzoncina che ho cantato al suo umano. Nel confronto l’umano, però, mi aveva riferito che quella canzone non aveva un particolare significato nella sua vita, che non è un autore che lui segue particolarmente.
Mi contatta, però, dopo un pò di giorni per raccontarmi che.. incredibile… in un momento in cui stava giocando con sua figlia ed era passato davanti all’urna con le ceneri del suo adorato cagnolino (che conserva nel suo salotto) mandandogli un bacio, la sua ragazza presente alla scena, immortalando il momento di gioco, posta una storia proprio con la canzoncina che mi aveva mandato il suo cagnolino. Proprio neanche un minuto dopo che lui ha mandato il bacio al suo cagnolino. Mi ribadisce che quella canzoncina non ha mai avuto un particolare senso neppure per la sua ragazza (non ancora a conoscenza della sessione di Animal Communication ricevuta) e per cui non si sa per quale recondito motivo lei l’abbia scelta da aggiungere a quella storia, in quel momento. I brividi gli corrono addosso per due minuti, mi riferisce, e il suo cuore inizia a capire che, davvero, come il cagnolino mi ha raccontato, è sempre con lui! 💖
Come dice qualcuno, la distanza che ci separa dal “Mondo Spirituale” è meno dello spessore di un capello.
Come avviene?
Ogni Animal Communicator ha il proprio modo di comunicare. Chi in presenza dell’animale, chi a distanza. Io, al momento, prediligo la modalità a distanza così che non sono distratta da nulla.
Ciò mi richiede prima una preparazione specifica per liberare la mente da tutti i miei pensieri e per mettermi su una frequenza quanto più neutra possibile in cui stabilire il contatto.
Quindi riguardo bene la foto recente dell’animale con cui voglio mettermi in contatto e parto registrando un messaggio vocale in cui descrivo tutto ciò che vedo, sento, percepisco, ecc.
Normalmente chiedo un argomento in particolare che si vuole approfondire con l’animale e mi concentro sopratutto su quello, ma molte cose differenti possono emergere. L’animale può farmi mettere in contatto anche con persone defunte care al suo umano, oppure con altri animali trapassati. Tutto può succedere, ma non arriva mai qualcosa che l’umano non sia in grado di elaborare. Queste comunicazioni, per mia esplicita richiesta, sono sempre guidate da preposte “Guide Spirituali” che sanno cosa fare arrivare all’umano. Quindi si è sempre in un ambito molto “protetto”.
Quindi il giorno precedente la prenotazione consegno il vocale a cui farà seguito, nel giorno e nell’ora riservati, un confronto telefonico di circa 20 minuti in cui potrò anche rispondere ad altre domande.
La mia formazione
Come dice bene Nicoletta Toniutti, una delle nostre bravissime Animal Communicator italiane, l’Animal Communication è uno “stato della coscienza” per cui non c’è una tecnica particolare da imparare.
Ho già spiegato, precedentemente, che la comprensione intuitiva delle persone è ed era una cosa che a me viene e veniva già molto naturale e così, poi, lo è stato e lo è anche per la comunicazione telepatica con gli animali. Ma per arrivare a quel profondo contatto mi è servito, e mi serve tuttora, la meditazione, lo stare nel qui ed ora senza giudizio. Che mi consente di mettermi nello stato neutro di ricezione delle energie, in questo caso delle energie degli animali con cui mi voglio mettere in comunicazione.
Siccome, però, sono una che vuole sempre approfondire ho seguito tutto ciò che era reperibile sull’Animal Communcation ed in particolare dalle Animal Communicator Americane: Penelope Smith (pioniera della comunicazione interspecie) Carol Gurney, Cara Gubbins, Karen Anderson, la bravissima sudafricana Anne Breytenbach e dalle nostre italiane Valeria Boissier, Nicoletta Toniutti e Lisa Morello.
Essendo l’Animal Communication un’arte e non una scienza esatta, ognuno di noi Animal Communicator sviluppa il proprio modo di comunicare e la propria modalità di trasmettere, poi, ciò che riceve. Non ci sono regole da seguire, solo la purezza del proprio cuore.
“I See You through my Heart” è, non a caso, la mia tag line.
Lo diceva bene anche Antoine de Saint-Exupéry: “Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi.” Per questo, come dico sempre, la prima cosa per essere un buon Animal Communicator è lavorare su di sé per superare separazioni, conflitti, distinzioni, critica e tutto ciò che può pensarci separati dall’Uno, dagli altri e, quindi, anche dagli animali.
✨ Perché è nel momento in cui siamo profondamente connessi all’animale che possiamo ricevere da lui e di lui informazioni. ✨
N.B. La consulenza è sempre personale, per cui colui che la richiederà sarà poi la persona con la quale mi confronterò. Se un altro membro della famiglia vorrà parlare dovrà richiedere un’altra consulenza. Questo perché l’animale può fare emergere determinate cose a seconda della persona che ha richiesto la comunicazione e perché spesso, essendo nostri Maestri, hanno delle lezioni importanti da darci che sono sempre personali.
IMPORTANTE: questo servizio non intende sostituirsi né essere un’alternativa a diagnosi e/o cure da parte di medici, veterinari, comportamentalisti, psicologi o figure professionali che si occupano della salute dell’animale e/o di quella dell’umano. L’Animal Communication è una forma di comunicazione intuitiva, che si basa su percezioni personali con un margine di errore variabile e non definibile a priori. Dunque se l’animale o l’umano presentano disturbi fisici, psicologici o comportamentali è importante rivolgersi sempre, prima di tutto, a veterinari, comportamentalisti, medici e psicologi. Qualora il veterinario lo richiedesse posso, con grande piacere, collaborare con lui.
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